Proprio in seguito alla firma del recente decreto Rilancio, le aziende possono usufruire di alcune agevolazioni in ambito economico, tra cui appunto i prestiti a Fondo Perduto.
Con il termine di finanziamento a Fondo Perduto vengono indicate le somme di denaro concesse, con condizioni straordinarie, a determinate categorie di soggetti, come ad esempio i giovani imprenditori, oppure le start up. In alcune circostanze, però, tali prestiti sono erogati anche ad aziende già presenti sul territorio da molti anni.
Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono gli ultimi aggiornamenti a riguardo.
Quando si richiede un prestito, il cliente si impegna, firmando il contratto, a restituire la somma di denaro concessa entro un tempo concordato.
In questo particolare tipo di prestito, invece, ciò non avviene.
Il capitale concesso e gli interessi accumulati non vengono restituiti da parte del cliente, o, se il rimborso è previsto, può essere ridotto ad una sola parte della somma totale e con condizioni molto agevolate.
Ma perché avviene questa concessione senza tornaconto? Solitamente tali finanziamenti sono rilasciati da enti pubblici, in più ampi progetti di riqualificazione di territori o nell’idea di promuovere lo sviluppo.
Per questa ragione, in base all’ente elargente e al soggetto richiedente, esistono diverse tipologie di prestito a fondo perduto, e diverse modalità di richiesta.
Vediamo nello specifico alcuni dettagli e quali sono Le tipologie di Prestiti a Fondo Perduto che possiamo andare a richiedere.
Vengono gestiti dalle singole Regioni italiane, per ottenerli bisogna presentare moduli specifici ed avere determinati requisiti.
Il tutto viene emesso sotto forma di un bando pubblico.
Per maggiori informazioni, si dovrà consultare il sito web della Regione di appartenenza.
Solitamente tali finanziamenti sono dedicati a coloro che non hanno un lavoro o che vogliono impegnarsi nell’investimento per giovani imprenditori.
Si rimanda ancora una volta al sito dello Stato dedicato a tale servizio, per essere aggiornati sulle novità e sulle modalità per fare domanda; in ogni caso, si passa ancora una volta per un bando pubblico.
Per gli investimenti, da parte di un Paese europeo, in un settore specifico, bisogna far richiesta per un prestito europeo. Le modalità sono consultabili sul sito dell’Unione Europea.
Quando uno Stato, poi, ottiene il denaro, esso si farà aiutare dagli enti pubblici locali nello stanziamento della somma.
Tendenzialmente i fondi più importanti vengono stanziati per questo servizio.
I prestiti possono essere elargiti a giovani (tra i 18 e i 25 anni) imprenditori oppure a coloro che decidono di avviare una start up. Una maggiore attenzione è riservata, inoltre, alla categoria dell’imprenditoria femminile ed agli imprenditori che desiderino aprire un’attività in zone considerate svantaggiate.
Nonostante ciò, anche le grandi aziende possono presentare la propria candidatura al bando se in procinto di investire in settori strategici o in via di sviluppo.
I vantaggi del prestito a fondo perduto sono molteplici, soprattutto perché le aziende appena ‘nate’ hanno bisogno di numerosi fondi e il non dover restituire la somma concessa è sicuramente una grande agevolazione.
Tuttavia, la limitata disponibilità dei fondi e il lungo tempo per portare a termine l’iter burocratico, sono due grandi punti a sfavore di questa interessante possibilità.
Quando vengono stanziati dei fondi, il criterio con cui questi vengono assegnati è la partecipazione con, in seguito, la possibile vittoria ad un Bando pubblico, emesso dall’ente cui ci si rivolge.
Esistono varie tipologie di bando, le cui specifiche sono consultabili online sui siti degli enti appositi. In linea generale, distinguiamo tra:
Bandi con data di scadenza
Bandi senza scadenza (sempre aperti)
Bandi attivi solo in alcune aree
Bandi attivi in tutta la Regione
Bandi per specifici interventi
Bandi per l’intero settore
Il richiedente dovrà essere in possesso di specifici requisiti per poter avviare la domanda.
Queste qualità da possedere sono sia specifiche di singoli bandi sia generali:
Saper creare un progetto di marketing per l’avviamento dell’attività imprenditoriale.
Possedere un titolo di studio e/o competenze attinenti all’ambito dell’impresa.
Presentare una forma societaria (non sempre richiesta).
All’atto pratico, l’iter per la domanda è molto semplice e si riduce a pochi passaggi. Oltre ai moduli chiesti dall’ente, il cliente dovrà presentare il piano del progetto, con le informazioni specifiche riguardanti il territorio in cui si intende agire; un documento con elencati gli obiettivi da raggiungere e le spese da sostenere.
Altri due particolari finanziamenti che vengono incontro ai nuovi imprenditori sono:
Agevolazioni per imprese femminili e delle professioniste (fino al 31 dicembre 2021).
Programma di ‘Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità’.
Il primo si rivolge alle donne che vogliano iniziare una start up, oppure alle libere professioniste.
Il secondo comprende i giovani fino ai 29 anni per incentivare il lavoro autonomo.
Quest’ultimi non devono, in quel momento, lavorare e/o essere tirocinanti/stagisti; non devono studiare e devono essere residenti in Italia.
L’età dev’essere compresa tra i 15 e i 29 anni e il soggetto deve essere iscritto al progetto ‘Garanzia Giovani’.
La somma che verrà concessa con questo prestito (non superiore a 50mila Euro) non verrà tassata, ma dovrà essere restituita entro sette anni.
Se si è alla ricerca di fondi per la propria azienda o per un nuovo progetto imprenditoriale, i finanziamenti a fondo perduto sono la scelta migliore per ottenere liquidità senza doversi impegnare nella sua restituzione.
Esistono, in ogni caso, alcune soluzioni alternative che vengono incontro ai giovani ed alle donne.
Consultando i siti specifici si otterranno tutte le informazioni aggiornate riguardanti le modalità d’accesso.