La cessione del quinto è una forma di prestito personale destinata ai lavoratori dipendenti e pensionati, che prevede il rimborso delle rate tramite trattenute sulla busta paga o sulla pensione.
Questo tipo di finanziamento prende il nome dalla quota massima della retribuzione o della pensione che può essere ceduta in pagamento, ovvero la “quinta” parte.
In pratica, la cessione del quinto prevede che il lavoratore o il pensionato ceda alla banca o all’istituto finanziario erogatore del prestito il diritto di incassare direttamente dalla fonte della sua retribuzione o pensione la somma delle rate del prestito.
Questo tipo di finanziamento è garantito dalla legge e rappresenta un’opzione relativamente semplice e conveniente per chi ha bisogno di un prestito a breve o medio termine.
Scopri di più sulle differenze tra prestito personale e cessione del quinto.
Le principali caratteristiche della cessione del quinto sono:
Queste modifiche hanno introdotto maggiore trasparenza e tutela dei consumatori nel mercato della cessione del quinto, riducendo i rischi di indebitamento eccessivo e garantendo una maggiore sostenibilità economica del prestito. Tuttavia, è importante che chi decide di sottoscrivere un contratto di cessione del quinto valuti attentamente le proprie esigenze finanziarie e la capacità di sostenere il rimborso delle rate senza compromettere il proprio equilibrio finanziario.
Ci sono diversi motivi per cui una banca o un istituto finanziario potrebbero rifiutare la richiesta di cessione del quinto, tra cui:
Manca la soglia minima di pensione o di stipendio: la cessione del quinto è prevista solo per chi ha un reddito o una pensione superiori alla soglia minima prevista dalla legge. Se il reddito o la pensione del richiedente non raggiungessero questa soglia, la richiesta di cessione del quinto potrebbe essere respinta.
Già in corso altre cessioni del quinto: la legge prevede che una persona possa cedere al massimo il quinto dello stipendio o della pensione per il rimborso dei prestiti. Se il richiedente ha già in corso altre cessioni del quinto, la richiesta di finanziamento potrebbe essere respinta.
Problemi di solvibilità: la banca o l’istituto finanziario valutano la capacità di rimborso del richiedente sulla base del suo reddito, delle altre spese a carico del debitore e del rapporto debito/reddito. Se il richiedente non ha una solvibilità sufficiente per sostenere il rimborso delle rate del prestito, la richiesta potrebbe essere respinta.
Problemi di solvibilità: la banca o l’istituto finanziario valutano la capacità di rimborso del richiedente sulla base del suo reddito, delle altre spese a carico del debitore e del rapporto debito/reddito. Se il richiedente non ha una solvibilità sufficiente per sostenere il rimborso delle rate del prestito, la richiesta potrebbe essere respinta.
Protesti o segnalazioni di cattivo pagatore: se il richiedente ha protesti o segnalazioni di cattivo pagatore nel proprio storico creditizio, la richiesta di cessione del quinto potrebbe essere respinta. Inoltre, se il richiedente è stato oggetto di procedure di recupero crediti o di pignoramento, la richiesta potrebbe essere respinta.
Lavoro a tempo determinato: la cessione del quinto è prevista solo per i lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato o con un contratto a termine che scade entro la durata massima del finanziamento. Se il richiedente ha un contratto a termine che scade dopo la durata massima del finanziamento, la richiesta potrebbe essere respinta.
Documentazione incompleta o errata: la richiesta di cessione del quinto deve essere corredata dalla documentazione richiesta dalla banca o dall’istituto finanziario. Se la documentazione fosse incompleta o contenesse errori, la richiesta potrebbe essere respinta.
In conclusione, la cessione del quinto è una forma di prestito personale conveniente e accessibile, ma non sempre è possibile ottenere l’approvazione della richiesta di finanziamento. Se vuoi evitare di sbagliare, leggi i requisiti per la cessione del quinto. Chi decide di richiedere una cessione del quinto dovrebbe valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie e la propria capacità di sostenere il rimborso delle rate senza compromettere il proprio equilibrio finanziario. In caso di rifiuto della richiesta di finanziamento, è possibile rivolgersi ad altri istituti finanziari o considerare altre opzioni di prestito personale.
Bisogna anche aprire un capitolo a parte per il rifiuto per motivi assicurativi, nel senso che nella cessione del quinto la parte assicurativa che garantisce il caso vita, incide parecchio sulla fattibilità della pratica.
Bisogna ricordare infatti che in caso di presenza di patologie, sarà a cura dell’ente assicurativo valutare caso per caso se assumersi il rischio, ergo senza approvazione della parte assicurativa , la cessione non sarà fattibile.
In primo luogo, va precisato che il valore massimo del quinto è stabilito dalla legge e varia in base alla retribuzione o alla pensione netta percepita dal richiedente. In particolare, il valore massimo del quinto è determinato dall’applicazione di alcune formule matematiche, che tengono conto della retribuzione o della pensione netta percepita dal richiedente al netto di eventuali altre trattenute obbligatorie.
Per i lavoratori dipendenti, la quota massima cedibile corrisponde al quinto dello stipendio netto percepito dal richiedente, al netto di eventuali altre trattenute obbligatorie previste dalla legge. Il valore massimo del quinto per i lavoratori dipendenti è soggetto a limiti di importo, che variano a seconda del reddito percepito dal richiedente. Ad esempio, nel 2021, la quota massima cedibile non può superare i 1254,73 euro mensili per i lavoratori dipendenti.
Per i pensionati, la quota massima cedibile corrisponde al quinto della pensione netta percepita dal richiedente, al netto di eventuali altre trattenute obbligatorie previste dalla legge. Anche in questo caso, il valore massimo del quinto è soggetto a limiti di importo, che variano a seconda dell’importo della pensione percepita dal richiedente. Ad esempio, nel 2021, la quota massima cedibile non può superare i 1222,43 euro mensili per i pensionati.
Tuttavia, va precisato che l’importo effettivamente concesso dipende anche dalla valutazione della banca o dell’istituto finanziario sulla capacità di rimborso del richiedente. In particolare, la banca o l’istituto finanziario valuta la capacità di rimborso del richiedente sulla base del suo reddito, delle altre spese a carico del debitore e del rapporto debito/reddito. In generale, la banca o l’istituto finanziario eroga importi compresi tra 1.000 e 50.000 euro, ma la cifra effettivamente concessa varia a seconda della situazione finanziaria del richiedente e delle politiche di erogazione del prestito adottate dalla banca o dall’istituto finanziario.
In sintesi, l’importo massimo erogabile con la cessione del quinto dipende dalla retribuzione o dalla pensione netta percepita dal richiedente e dai limiti di importo previsti dalla legge. Tuttavia, l’importo effettivamente concesso dipende anche dalla valutazione della banca o dell’istituto finanziario sulla capacità di rimborso del richiedente e può variare a seconda della situazione finanziaria del richiedente e delle politiche di erogazione del prestito adottate dalla banca o dall’istituto finanziario.
Per poter richiedere la cessione del quinto, è necessario soddisfare alcuni requisiti previsti dalla legge. In particolare, i requisiti richiesti sono i seguenti:
Essere lavoratore dipendente o pensionato: la cessione del quinto è prevista per i lavoratori dipendenti e per i pensionati.
Avere un contratto a tempo indeterminato o un contratto a termine che scade entro la durata massima del finanziamento: la cessione del quinto è concessa solo a lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
Avere un’età compresa tra i 18 e i 78 anni: la cessione del quinto è concessa a lavoratori dipendenti e pensionati con un’età compresa tra i 18 e i 78 anni, (alcuni istituti arrivano a finanziare oltre gli 85 anni alla scadenza del prestito).
Avere una pensione o una retribuzione netta superiore alla soglia minima stabilita dalla legge: la cessione del quinto è concessa solo a pensionati o lavoratori dipendenti con una retribuzione netta superiore alla soglia minima prevista dalla legge.
Non avere altre cessioni del quinto in corso: la legge prevede che una persona possa cedere al massimo il quinto dello stipendio o della pensione per il rimborso dei prestiti. Pertanto, chi richiede una cessione del quinto non deve avere altre cessioni in corso.
Non avere protesti o segnalazioni di cattivo pagatore nel proprio storico creditizio: la cessione del quinto è concessa solo a chi non ha protesti o segnalazioni di cattivo pagatore nel proprio storico creditizio.
Fornire la documentazione richiesta dalla banca o dall’istituto finanziario: per richiedere la cessione del quinto, è necessario fornire alla banca o all’istituto finanziario la documentazione richiesta, che varia a seconda della tipologia di richiedente (lavoratore dipendente o pensionato).
In generale, la cessione del quinto è una forma di prestito personale molto conveniente e accessibile, ma è importante valutare attentamente la propria situazione finanziaria e la propria capacità di rimborso delle rate del prestito prima di richiederla. In caso di dubbi o incertezze, è sempre possibile rivolgersi a un consulente finanziario per ricevere supporto e consigli sulla scelta del prestito più adatto alle proprie esigenze.
La cessione del quinto può essere una soluzione vantaggiosa rispetto ad altri tipi di prestiti personali, soprattutto per chi ha difficoltà ad accedere al credito o vuole evitare l’indebitamento eccessivo.
Qui sotto puoi trovare la lista dei punti di forza della Cessione del quinto.
Tassi di interesse più bassi: i tassi di interesse applicati alla cessione del quinto sono generalmente più bassi rispetto ad altri tipi di prestiti personali, come ad esempio i prestiti revolving o i prestiti finalizzati. Inoltre, i tassi di interesse della cessione del quinto sono fissi per tutta la durata del prestito, garantendo maggiore stabilità e prevedibilità delle rate.
Accessibilità: la cessione del quinto è una forma di prestito accessibile anche per chi ha difficoltà ad accedere al credito, come ad esempio chi ha un reddito basso o una situazione finanziaria precaria. Infatti, la cessione del quinto non richiede garanzie aggiuntive, come ad esempio la fideiussione o l’ipoteca.
Rimborso a tasso fisso: la cessione del quinto prevede il rimborso a tasso fisso, cioè con rate costanti per tutta la durata del prestito. Ciò permette di pianificare meglio il proprio bilancio familiare e di evitare sorprese o aumenti improvvisi delle rate.
Rimborso tramite trattenuta in busta paga o pensione: il rimborso della cessione del quinto avviene tramite trattenuta in busta paga o pensione, senza che il richiedente debba preoccuparsi di effettuare i pagamenti manualmente. Inoltre, la trattenuta in busta paga o pensione garantisce maggiore sicurezza per la banca o l’istituto finanziario, riducendo i rischi di insolvenza del debitore.
Tuttavia, è importante sottolineare che la cessione del quinto non è sempre la soluzione migliore per tutti, ma dipende dalle esigenze e dalla situazione finanziaria di ciascuno. In alcuni casi, potrebbero essere più vantaggiosi altri tipi di prestiti personali, come ad esempio i prestiti finalizzati o i prestiti revolving. Pertanto, prima di scegliere la forma di prestito più adatta alle proprie esigenze, è sempre consigliabile valutare attentamente le proprie necessità finanziarie, la capacità di rimborso delle rate e i costi complessivi del prestito, confrontando le diverse opzioni disponibili.
Quando non conviene?
La cessione del quinto può essere una soluzione conveniente per ottenere un prestito personale senza la necessità di fornire garanzie reali o personali, ma ci sono alcune situazioni in cui potrebbe non convenire richiederla.
Vediamo di seguito i casi in cui la cessione del quinto potrebbe non essere la scelta più opportuna:
– Situazioni di indebitamento già elevato: se si è già impegnati in altri finanziamenti, potrebbe non essere conveniente richiedere la cessione del quinto, poiché si rischia di aumentare ulteriormente il livello di indebitamento. Reddito insufficiente: se il reddito mensile è troppo basso, potrebbe non essere possibile richiedere la cessione del quinto, poiché la quota massima cedibile dipende dal reddito del richiedente.
– Età avanzata: se si è vicini alla pensione o si è già pensionati, potrebbe non essere conveniente richiedere la cessione del quinto, poiché la durata massima del finanziamento varia a seconda della categoria di appartenenza del richiedente e in genere non può superare i 120 mesi. Impossibilità di garantire il rimborso: se si prevede di non riuscire a far fronte alle rate mensili del prestito, potrebbe non essere conveniente richiedere la cessione del quinto, poiché si rischia di diventare insolventi e di subire le conseguenze di eventuali misure di recupero crediti. Commissioni e spese troppo elevate: se le commissioni e le spese previste per la concessione del prestito sono troppo elevate, potrebbe non essere conveniente richiedere la cessione del quinto, poiché si rischia di aumentare ulteriormente il debito complessivo.
La cessione del quinto INPS è una forma di prestito personale riservata ai dipendenti pubblici e statali pensionati che percepiscono la pensione dall’INPS. Rispetto alla cessione del quinto per i lavoratori dipendenti, la cessione del quinto INPS prevede alcune differenze che possono influire sulla scelta di questa forma di prestito. Leggi anche questo articolo sulla cessione del quinto per dipendenti ex-inpdap.
Di seguito, i principali vantaggi e svantaggi della cessione del quinto INPS.
Vantaggi:
Svantaggi:
In sintesi, la cessione del quinto INPS può essere una forma di prestito personale vantaggiosa per i pensionati che percepiscono la pensione dall’INPS, ma è importante valutare attentamente i limiti e le condizioni previste dalla legge prima di richiederla. Tuttavia, come per qualsiasi altra forma di prestito, è sempre consigliabile valutare le proprie esigenze e la propria capacità di rimborso delle rate prima di richiedere il finanziamento.
Leggi anche la nostra guida sulla cessione del quinto per dipendenti pubblici.
La cessione del quinto è una forma di prestito personale che comporta alcuni rischi che è importante conoscere prima di richiederla. Vediamo qui sotto i principali rischi associati alla cessione del quinto.
Rischio di indebitamento eccessivo: la cessione del quinto permette di ottenere un prestito personale anche in assenza di garanzie reali o personali, ma bisogna fare attenzione a non indebitarsi troppo, soprattutto se si è già impegnati in altri finanziamenti.
Rischio di insolvenza: la cessione del quinto prevede la trattenuta in busta paga o pensione di una quota massima del quinto dello stipendio o della pensione, garantendo così il rimborso del debito. Tuttavia, se il debitore dovesse perdere il lavoro o la pensione, potrebbe diventare insolvente e non riuscire a far fronte alle rate mensili del prestito.
Rischio di aumento del debito: la cessione del quinto prevede un tasso di interesse più basso rispetto ad altre forme di prestito, ma bisogna fare attenzione a eventuali commissioni e spese previste per la concessione del prestito, che potrebbero aumentare il debito complessivo.
Rischio di recupero crediti: se il debitore non riesce a far fronte alle rate mensili del prestito, l’ente creditore potrebbe adottare misure di recupero crediti, come ad esempio il pignoramento dello stipendio o della pensione.
Rischio di restrizione della disponibilità economica: la cessione del quinto prevede la trattenuta in busta paga o pensione di una quota massima del quinto dello stipendio o della pensione, riducendo così la disponibilità economica del debitore.
Il tempo necessario per ottenere la cessione del quinto può variare a seconda della banca o dell’istituto finanziario che la concede e delle procedure amministrative previste dalla legge. In genere, il tempo necessario per ottenere la cessione del quinto può essere di alcune settimane o di alcuni mesi.
Il processo di richiesta della cessione del quinto prevede alcune fasi:
Ultimo consiglio: quello che il Consulente chiama “ABC della cessione del quinto”: