Stai per richiedere un prestito e non sai deciderti tra tasso fisso e tasso variabile? Vorresti capire i vantaggi e svantaggi delle 2 Soluzioni? Sei venuto nel posto giusto….
Tutti concordano sul fatto che la sottoscrizione di un mutuo sia uno dei passi importanti della vita di ogni persona. Non tutti sanno, invece, che esistono diverse soluzioni per ricevere questo servizio.
Il mutuo a tasso fisso ed il mutuo a tasso variabile sono due tra le più diffuse modalità di finanziamento.
Scopriamo insieme quale conviene scegliere in base alle proprie esigenze.
La differenza è riscontrabile nella diversità del valore percentuale cui si fa riferimento nell’applicare l’interesse. Tali valori sono consultabili nell’osservatorio dei tassi online, dove si può trovare anche il loro storico.
Bisogna stare comunque attenti a non confondere i due indici con la decisione dell’importo delle rate, in quanto essi sono slegati dal calcolo della cifra da pagare mensilmente.
Una breve definizione generale di un prestito a tasso fisso insiste sulla sua caratteristica di presentare dei tassi d’interesse stabiliti che rimangono uguali per l’intera durata del prestito.
Nello specifico, la differenza rispetto, ad esempio, ad un mutuo a tasso variabile, risiede nella tipologia di interesse applicato.
Le banche, difatti, in questo caso adottano come indice di riferimento il valore Eurirs.
L’9indice Eurirs è l’acronimo di Euro Interest Rate Swap e fa riferimento ai flussi di scambio di denaro tra i vari istituti bancari (noti come SWAP). Tale valore cambia con frequenza quotidiana.
Puoi vedere qui l’andamento dei tassi Eurirs.
Per la tipologia di mutuo detta a tasso variabile, in generale, si va incontro ad un rischio maggiore poiché subentra la possibilità di subire dei cambiamenti negli interessi durante l’estinzione del debito.
Nel dettaglio, la differenza si trova, di nuovo, nella tipologia di tasso applicato.
Qui si prende come valore di riferimento il valore Euribor (Euro Interest Bank Offered Rate); esso indica il valore medio percentuale delle transazioni finanziare tra le banche europee. Anche qui, come prima, la percentuale viene calcolata giornalmente.
Sotto questa categoria del mutuo a tasso variabile rientrano due tipologie diverse di finanziamento:
Vedi l’andamento dei tassi medi mensili dell’Euribor:
Jan21 | Feb21 | Mar21 | Apr21 | May21 | Jun21 | Jul21 | Aug21 | |
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1w | -0.568 | -0.566 | -0.565 | -0.564 | -0.565 | -0.567 | -0.566 | -0.571 |
1m | -0.562 | -0.553 | -0.553 | -0.555 | -0.558 | -0.555 | -0.556 | -0.56 |
3m | -0.547 | -0.541 | -0.539 | -0.538 | -0.54 | -0.543 | -0.545 | -0.548 |
6m | -0.529 | -0.521 | -0.516 | -0.516 | -0.513 | -0.515 | -0.516 | -0.527 |
12m | -0.505 | -0.501 | -0.487 | -0.484 | -0.481 | -0.484 | -0.491 | -0.498 |
Jan20 | Feb20 | Mar20 | Apr20 | May20 | Jun20 | Jul20 | Aug20 | Sep20 | Oct20 | Nov20 | Dec20 | 2020 | |
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1w | -0.504 | -0.512 | -0.508 | -0.513 | -0.513 | -0.518 | -0.528 | -0.534 | -0.536 | -0.539 | -0.547 | -0.56 | -0.526 |
1m | -0.457 | -0.473 | -0.478 | -0.428 | -0.464 | -0.493 | -0.509 | -0.517 | -0.522 | -0.538 | -0.541 | -0.561 | -0.499 |
3m | -0.391 | -0.409 | -0.417 | -0.254 | -0.272 | -0.376 | -0.444 | -0.48 | -0.491 | -0.509 | -0.521 | -0.538 | -0.427 |
6m | -0.33 | -0.355 | -0.365 | -0.192 | -0.143 | -0.223 | -0.346 | -0.433 | -0.463 | -0.494 | -0.509 | -0.519 | -0.367 |
12m | -0.253 | -0.288 | -0.266 | -0.108 | -0.081 | -0.147 | -0.279 | -0.359 | -0.415 | -0.466 | -0.481 | -0.497 | -0.306 |
Jan19 | Feb19 | Mar19 | Apr19 | May19 | Jun19 | Jul19 | Aug19 | Sep19 | Oct19 | Nov19 | Dec19 | 2019 | |
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1w | -0.375 | -0.373 | -0.377 | -0.378 | -0.381 | -0.396 | -0.402 | -0.406 | -0.454 | -0.495 | -0.483 | -0.493 | -0.418 |
1m | -0.366 | -0.368 | -0.367 | -0.367 | -0.369 | -0.385 | -0.395 | -0.41 | -0.448 | -0.455 | -0.45 | -0.453 | -0.403 |
3m | -0.308 | -0.308 | -0.309 | -0.31 | -0.312 | -0.329 | -0.365 | -0.408 | -0.418 | -0.413 | -0.401 | -0.395 | -0.356 |
6m | -0.236 | -0.232 | -0.23 | -0.231 | -0.237 | -0.279 | -0.347 | -0.405 | -0.394 | -0.362 | -0.337 | -0.336 | -0.302 |
12m | -0.116 | -0.108 | -0.109 | -0.112 | -0.134 | -0.19 | -0.283 | -0.356 | -0.339 | -0.304 | -0.272 | -0.261 | -0.215 |
Leggi anche questo articolo per capire le differenze tra mutui, prestiti e finanziamenti.
Gli interessi non sono decisi direttamente dalle singole banche ma quest’ultime si rifanno alla BCE la Banca Centrale Europea.
Tale organismo alza o abbassa i tassi d’interesse per mantenere un elevato rendimento economico. In caso di crescita economica i tassi vengono alzati; mentre, nel caso di una possibile crisi, i tassi vengono abbassati per incentivare la fuoriuscita dal periodo.
Eccoci, infine, arrivati, dopo aver spiegato le differenze tra i due mutui in esame, al loro confronto. Conoscere quanti più dettagli riguardanti tali operazioni di credito aiuta nella scelta ed evita il rischio di prendere una decisione sbagliata.
Sulla base della tipologia di mutuo vengono proposti i tassi d’interesse migliori:
Esistono, però, altre situazioni – particolari del singolo cliente – ed ulteriori circostanze esterne che influiscono sul preferire una soluzione rispetto ad un’altra.
Ad esempio, l’analisi dei tassi presenti e di quelli passati permette di stimare cosa accadrà in futuro e valutare, tramite alcune operazioni online, un prospetto dell’evoluzione del proprio finanziamento.
Oppure ancora, per lavoratori con reddito fisso, ma non elevato oppure è un lavoratore autonomo, per lui sarebbe preferibile firmare per un mutuo fisso, evitando così spiacevoli inconvenienti che potrebbero derivare dall’aumento dei valori di riferimento.
Infine, qualora il mutuo possa essere estinto prima della sua scadenza prevista, il tasso variabile eviterebbe il pagamento per una tutela che non si sfrutterebbe.
Nel caso in cui la situazione reddituale del cliente o altre sue dinamiche personali, portino questi a non poter sapere con certezza quale mutuo scegliere, esiste la soluzione del Mutuo a Tasso Misto.
I Mutui a tasso Misto, in precisi momenti nell’arco del contratto, di cambiare il tipo di tasso applicato al debito.
Tale mutuo è vantaggioso poiché permette di poter utilizzare i tassi variabili fino ad un loro possibile aumento, in quel caso si potrebbe passare al tasso fisso, per poi, in caso, tornare di nuovo a quello variabile.
I limiti e le modalità di tali variazioni vengono solitamente definiti nel contratto.
Nel caso di dipendenti pubblici il discorso è leggermente diverso. Avendo un minore rischio d’insolvenza, possono accedere a particolari forme di prestiti come i mutui INPDAP che, in caso di acquisti o ristrutturazione casa, possono avere dei tassi di interesse particolarmente vantaggiosi.
Non esiste un metodo preciso per preferire una tipologia di mutuo rispetto ad un’altra, tuttavia l’informazione permette una valutazione più corretta e ragionata.
Sarà poi il singolo cliente a valutare la propria posizione ed a selezionare l’opzione più adatta a lui.
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